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Visite Didattiche: Opportunità e Responsabilità

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Visite Didattiche: Opportunità e Responsabilità

La Nota Miur 674 del 2016

Il 3 febbraio 2016, il Miur emette la Nota riguardante viaggi di istruzione e visite guidate, richiamando l’attenzione di dirigenti scolastici e organizzatori sulla gestione di queste attività, dalla scelta dell’agenzia alla loro realizzazione. Un punto centrale è il controllo sull’idoneità e la sicurezza del veicolo e del conducente.

La Nota include un vademecum per l’organizzazione e un modello per informare la Polizia Stradale sulla destinazione. Il vademecum elenca gli obblighi della scuola riguardo alla verifica della regolarità dell’agenzia, della condotta del conducente e della sicurezza del veicolo. Tali controlli ricadono sul rappresentante legale e sugli organizzatori, che devono accertarsi della presenza della documentazione necessaria.

La reazione del personale scolastico è comprensibile, dato il carico di responsabilità nelle fasi organizzative e realizzative. La Nota, pur con intenti informativi, ha creato nuove responsabilità per i docenti accompagnatori, imponendo loro controlli complessi.

Normativa Precedente

Anche le norme precedenti alla Nota hanno chiarito le responsabilità del personale scolastico, focalizzandosi sulla vigilanza degli studenti in base all’articolo 2048 del Codice Civile. Le circolari e i decreti precedenti hanno offerto indicazioni per l’organizzazione delle visite, sottolineando l’importanza della sicurezza e della scelta di agenzie affidabili.

Autonomia Scolastica

L’autonomia scolastica, sancita dalla L. 59/1997 e dal DPR 275/1999, conferisce alle istituzioni il potere di elaborare scelte educative e didattiche. Tuttavia, la Nota del 2016 sembra minare questa autonomia, imponendo responsabilità e oneri superiori alle capacità delle scuole.

Queste nuove prescrizioni rischiano di ostacolare la vera autonomia, portando a una riluttanza nell’organizzare visite didattiche. Se famiglie e studenti non sono adeguatamente informati, si corre il rischio di conflitti, compromettendo il principio di comunità educante fondamentale per la sinergia nel contesto scolastico.

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